La vita agra


Luciano Bianciardi, pp.200
Tascabili Bompiani, EURI 9

Il boom economico se guardato nel suo insieme doveva sembrare una macchina perfetta, veloce e inarrestabile, lanciata verso il futuro. Si compiva davanti a un popolo intero il miracolo materiale dello sviluppo che per tutti ancora coincideva nel lessico e nell’immaginario col progresso stesso. La trasformazione radicale della società avveniva inconsapevolmente perché inconsapevole è la Storia, congettura umana che si scrive a posteriori.   La macchina però la si può raccontare e vivere dall’interno, ci si puo’ muovere tra i suoi ingranaggi col preciso intento di distruggerli, si puo’ essere corpo estraneo al sistema di riferimento raccontando la vita ordinaria, i rapporti, l’asfissia, tenendo ben presente che il sistema economico-sociale non coincide con la propria autocelebrazione e gli individui non possono e non devono esaursi in esso. 

In queste pagine le vicende e le passioni del singolo illuminano il vuoto e l’alienzaione delle vite dei tanti e da questa prospettiva si finisce  col guardare in faccia la miseria umana che nasce tra le ceneri della miseria materiale.   

Il volo dell’utopia si ribella al camminare cieco, quasi strisciante, delle larve imbacuccate che si scontrano anonime nella nebbia della metropoli, così come tra la profondità  delle miniere   e la cima dei primi  grattacieli c’è una distanza infinità e spietata, sanabile soltanto dall’ atto umano , crudele e disperato,  del conflitto estremo.  Immersi nel vissuto quotidiano in un flusso di pensieri travolgente, ci si muove  tra i fossi e le nuvole,  tra  ironia caustica, lucido realismo  e frequenti divagazioni che appaiono come  finestre a strapiombo sull’immaginario dell’autore.

Romanzo rabbioso e vivo,  perla libera e disincantata della letteratura ribelle, La Vita Agra è  il capolavoro  di un talento unico, che porta lo spirito eroico ed eternamente giovane dell’utopia al cospetto di un nemico  enorme e impersonale che si rivela alla fine invicibile. Un nemico che ti assorbe dandoti  un ruolo tra le sue fila, un ruolo da svolgere   a tempo pieno e con dovizia, quello di  ingranaggio tra altri  ingranaggi ,   fini  ultimi ridotti a mezzi che si scoprono sconfitti senza neppure aver combattuto.

Voto: 8+

dal film "la vita agra"di Carlo Lizzani

1 Commento

Archiviato in 2008, bompiani, luciano bianciardi, narrativa italiana

Una risposta a “La vita agra

  1. Più ne sento parlare e più mi viene voglia di leggerlo.Prima o poi tornerò a ringraziarvi per il commento…Tamakatsura

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