Luciano Bianciardi, pp.200
Tascabili Bompiani, EURI 9
In queste pagine le vicende e le passioni del singolo illuminano il vuoto e l’alienzaione delle vite dei tanti e da questa prospettiva si finisce col guardare in faccia la miseria umana che nasce tra le ceneri della miseria materiale.
Il volo dell’utopia si ribella al camminare cieco, quasi strisciante, delle larve imbacuccate che si scontrano anonime nella nebbia della metropoli, così come tra la profondità delle miniere e la cima dei primi grattacieli c’è una distanza infinità e spietata, sanabile soltanto dall’ atto umano , crudele e disperato, del conflitto estremo. Immersi nel vissuto quotidiano in un flusso di pensieri travolgente, ci si muove tra i fossi e le nuvole, tra ironia caustica, lucido realismo e frequenti divagazioni che appaiono come finestre a strapiombo sull’immaginario dell’autore.
Romanzo rabbioso e vivo, perla libera e disincantata della letteratura ribelle, La Vita Agra è il capolavoro di un talento unico, che porta lo spirito eroico ed eternamente giovane dell’utopia al cospetto di un nemico enorme e impersonale che si rivela alla fine invicibile. Un nemico che ti assorbe dandoti un ruolo tra le sue fila, un ruolo da svolgere a tempo pieno e con dovizia, quello di ingranaggio tra altri ingranaggi , fini ultimi ridotti a mezzi che si scoprono sconfitti senza neppure aver combattuto.
Voto: 8+
dal film "la vita agra"di Carlo Lizzani
Più ne sento parlare e più mi viene voglia di leggerlo.Prima o poi tornerò a ringraziarvi per il commento…Tamakatsura